LE VILLE MEDICEE
Alla scoperta delle ville
In epoca rinascimentale, vari Duchi, utilizzarono il Montalbano come punto di svago soprattutto per la caccia e si fecero perciò realizzare delle ville. Quelle più importanti e che ancora oggi si possono andare a vedere sono:
Villa la Ferdinanda ad Artimino e la Villa di Poggio a Caiano.
Villa la Ferdinanda, immersa nel borgo medievale di Artimino, soprannominata “Dei cento camini “ è cosi chiamata per i numerosi camini che sporgono sul tetto.
Il Granduca Ferdinando I dei Medici durante una battuta di caccia, si fermò su questo poggio e rimastone colpito, espresse il desiderio di farla costruire proprio in questo punto. La villa conteneva diverse lunette, oggi agli Uffizi, del pittore fiammingo Giusto Utens che raffiguravano le numerose ville dei Medici.
Nei secoli fra le mura della villa sono passati nomi illustri come Galileo Galilei e sembra anche Leonardo da Vinci.
Oggi la Villa “La Ferdinanda” è una struttura privata, che si può vistare periodicamente sia all'interno che nei giardini e viene utilizzata anche per eventi. Inoltre la villa ospita una parte della sede della casa vinicola “Tenuta Artimino” e nelle adiacenti scuderie vi è un fantastico albergo.
L’altra villa Medicea, “Ambra” si trova a Poggio a Caiano immersa nel verde delle cascine di Tavola e fu Lorenzo il Magnifico a commissionarla a Giuliano da Sangallo, dopo aver comprato un podere a destinazione rustica.
La costruzione iniziata a metà del nono decennio del XV secolo proseguì senza sosta fino alla morte del Magnifico nel 1492, i lavori ripresero poi nel 1512 sotto la guida del figlio Giovanni, diventato nel frattempo papa Leone X, e terminarono verso la fine del secondo decennio del XVI secolo.
L’edificio non ha visto solo il passaggio della famiglia Medici ma nell’Ottocento fu la residenza di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte, e nello stesso secolo, durante il periodo in cui Firenze fu capitale del Regno d’Italia, venne rinnovata da Vittorio Emanuele II di Savoia che la designò come una delle sue residenze di campagna.
All’interno nella maestosa Sala di Leone X si preserva uno dei più importanti cicli di affreschi toscani del Cinquecento realizzato da Pontormo. Infine all’esterno della Villa si estendono il giardino e il parco, dominati, oltre che dalla mole della villa, dalla grande limonaia ottocentesca, ai piedi della quale sorgono le monumentali scuderie cinquecentesche.
Dal 2013, come la Ferdinanda, è stata dichiarata patrimonio mondiale dall'UNESCO ed ospita il museo degli appartamenti storici con esposti circa 200 dipinti per lo più̀ appartenuti alle collezioni medicee e il museo della natura morta.